Sposarsi in periodo di pandemia "Covid 19"

Dopo il «sì» sarà possibile una festa come ai «vecchi tempi». O quasi. Tornano in gran parte del Paese le classiche tavolate di nozze dopo una serie di ordinanze che permettono in generale cerimonie, ma riescono anche a conciliarsi con le linee guida sui banchetti dopo i riti: tutto in linea con gli allegati all'ultimo Dpcm sulle misure anti-contagio da Covid.

Tavoli distanziati e self service porzionato

Nelle linee guida che riguardano gli indirizzi specifici per i «banchetti» nell'ambito dei matrimoni viene prescritta, tra le altre cose, una disposizione dei tavoli che assicuri il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli ospiti, tranne i conviventi, e privilegiato l'utilizzo di spazi esterni, come giardini e terrazze. All'eventuale buffet non sarà possibile toccare con le mani il cibo e la modalità self service può essere consentita per buffet realizzati solo con prodotti confezionati in monodose. Anche alla fila ai tavoli per servirsi o essere serviti, sempre allo scopo di evitare assembramenti, bisognerà rispettare la distanza di un metro. E nei locali al chiuso, gli ospiti che si alzeranno dai tavoli dovranno indossare la mascherina. Ma in Puglia, invece, secondo l'ultima ordinanza del governatore nella sostanza si torna alla normalità, con regole spesso differenti dal Dpcm. Dal 15 giugno nella regione saranno vietati i buffet con self service, mentre i piatti come gli affettati serviti al tavolo e da condividere saranno autorizzati solo se in monoporzioni. Salse, pane, cracker, grissini potranno essere somministrati agli ospiti in monoporzione non confezionata, servita direttamente con l'uso di pinze.

Mascherina solo al chiuso, niente foto di gruppo e balli ravvicinati

Gli invitati e ovviamente gli stessi sposi «in ambienti interni ed esterni non avranno l'obbligo di indossare la mascherina chirurgica nei casi di allontanamento dal proprio tavolo, a condizione di rispettare il distanziamento interpersonale di 1 metro se soggetti non conviventi». I fotografi - recita l'ordinanza - dovranno indossare la mascherina e organizzare il servizio fotografico «in modo responsabile» e i tecnici, fotografi e musicisti dovranno occupare tavoli differenti. In caso di festa danzante, ai matrimoni, nella pista da ballo dovrà essere rispettato l'indice di affollamento di due metri quadri per persona. 

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